giovedì 25 agosto 2011

L'entusiasmo dei giovani a Madrid
Le emozioni dei ragazzi casalesi alla Giornata Mondiale della Gioventù con Papa Benedetto XVI in Spagna

I libretti distribuiti per seguire la Veglia e la Messa di Benedetto XVI sono tutti zuppi d'acqua, ma ancora leggibili. I materassini e i sacchi a pelo pieni di fango, che la lavatrice porterà via. Il caldo è stato tenuto a bada dall'acqua (sia in bottiglia che quella piovuta dal cielo). Gli zaini sono tornati più pesanti, pieni di tante testimonianze. Tornati a casa proviamo ad aprire lo zaino e raccontarvi della nostra esperienza alla GMG di Madrid. 

Gemellaggio ad Arnedo. L'accoglienza ricevuta ne La Rioja (provincia della Spagna settentrionale) e più precisamente ad Arnedo è stata come la disposizione della Chiesa di Santo Tomás: l'altare in mezzo e i banchi intorno a cerchi concentrici, come ad abbracciare il pane ed il vino che diventano corpo e sangue di Cristo. Accompagnandoci in questa chiesa gli abitanti di Arnedo e con loro tutti quelli de La Rioja, ci hanno abbracciato, accompagnato e fatto sentire a casa. È ormai evidente che la GMG inizia con i gemellaggi nelle Diocesi: anche questa volta abbiamo sperimentato l'ospitalità di una comunità, una testimonianza di Chiesa Universale. L'accoglienza in terra “riojana” ci ha fatto subito entrare in clima GMG, l'adorazione eucaristica che è seguita ci ha ricordato il motivo di questo incontro: Gesù Cristo. Conoscere la storia e scoprire la cultura delle popolazioni che ci hanno ospitato vuol dire entrare a fare parte della comunità di Arnedo: per questo la visita ai Musei della Scienza e della Calzatura, al Castello e alla Chiesa di San Cosme sono stati fonti di interesse e di conoscenza. La giornata di sabato è stata dedicata al Cammino di Santiago (da Cañas a Santo Domingo de la Calzada) e alla catechesi e alla messa di Mons. Francesco Guido Ravinale, Vescovo di Asti, che ci ha ricordato che quello che incontriamo sul nostro cammino (nelle GMG come nella vita) fa parte del cammino stesso, non sono un ostacolo. Domenica 14 abbiamo concluso “simbolicamente” il nostro gemellaggio a “La Rioja” con la giornata a Calahorra: circa 3.000 giovani provenienti da diverse parti del mondo hanno portato durante la processione offertoriale, assieme al pane e al vino, un po' di terra proveniente dal paese di origine che è finita in un grosso vaso per simboleggiare l'unione della chiesa che porta frutto. Alla sera, festa di saluto con gli amici di Arnedo: i prodotti della nostra terra (vino e krumiri) sono stati donati come ricordo della nostra permanenza e come ringraziamento per il loro “caldo” abbraccio di disponibilità e accoglienza. 

Madrid conquistata. Nel pomeriggio di lunedì l’arrivo nella capitale spagnola dove i giovani casalesi sono stati accolti e sistemati in un istituto scolastico nella periferia della città (zona Cuatro Vientos). I giorni seguenti sono stati un crescendo di emozioni e di coinvolgimento: dalla messa di apertura celebrata dall’arcivescovo di Madrid Card. Antonio María Rouco Varela alle catechesi ospitate nella chiesa dedicata a Maria Madre della Chiesa tenute dai Vescovi Mons. Paglia (Terni-Narni-Amelia), Mons. Seccia (Teramo-Atri) e Mons. Giusti (Livorno); dall’accoglienza del Papa vissuta nelle strade attorno a Plaza de Cibeles alla “festa del perdono” all’interno del parco del Buen Retiro dove i giovani di tutto il mondo hanno avuto modo di potersi accostare al Sacramento della Riconciliazione; dalla Via Crucis itinerante nel centro di Madrid al cammino verso Cuatro Vientos, l’aerodromo nel quale più di un milione di giovani ha vissuto il fine settimana conclusivo della Giornata Mondiale della Gioventù di Madrid. Prima sole e caldo, poi, poco dopo l’inizio della Veglia presieduta da Benedetto XVI, pioggia e vento a incrinare solo momentaneamente il clima di raccoglimento. Quando il cielo comincia a rischiararsi la notte di adorazione e di “riposo” può riprendere. Al mattino della domenica, sotto un sole cocente, occhi e cuore – come ha voluto dire il Papa all’inizio della Santa Messa conclusiva – hanno potuto levarsi per pregare. Nella sua omelia Benedetto XVI ha ammonito i giovani: «Il mondo ha bisogno della testimonianza della vostra fede, ha bisogno certamente di Dio. Penso che la vostra presenza qui, giovani venuti dai cinque continenti, sia una meravigliosa prova della fecondità del mandato di Cristo alla Chiesa». E poi ha aggiunto: «Anche a voi spetta lo straordinario compito di essere discepoli e missionari di Cristo in altre terre e paesi dove vi è una moltitudine di giovani che aspirano a cose più grandi e, scorgendo nei propri cuori la possibilità di valori più autentici, non si lasciano sedurre dalle false promesse di uno stile di vita senza Dio». Al termine della Celebrazione l’annuncio della prossima G.M.G. che si terrà in Brasile, a Rio de Janeiro, nel 2013. In un paio d’ore Cuatro Vientos sembra già deserto. Prima della partenza un ultimo momento di preghiera nel quale si ha la possibilità di ricevere la Comunione per chi, nel corso della Celebrazione con il Papa, non ha potuto farlo: il temporale della notte ha infatti danneggiato alcune delle 17 tende predisposte per l'adorazione notturna e in cui erano custodite particole e pissidi, e non si è riusciti a riorganizzare la distribuzione per un numero così alto di partecipanti. Poi tutti in pullman sulla strada di ritorno verso casa: la fatica comincia a farsi sentire, la stanchezza si trasforma presto in sonno. I pensieri però tornano a quel “Radicati e fondati in Cristo, saldi nella fede”: un’esperienza che in questi giorni ha regalato tanta gioia e allegria, un augurio per i tanti giovani che hanno invaso Madrid. 

(da "La Vita Casalese" di giovedì 25 agosto 2011)

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