giovedì 3 febbraio 2011

Che nessuno serbi rancore

Neanche noi sappiamo come abbiamo fatto, ma sul treno di  ritorno da Roma abbiamo recuperato il diario personale di Simone Viancino. Da buoni giornalisti abbiamo pensato di non restituirglielo, bensì di pubblicare una parte esigua dell’enorme malloppo; compaiono anche considerazioni di Stefania A. e Chiara R., due delle sue più vicine collaboratrici (le uniche due, a dire il vero!). Noi ne siamo rimasti sconvolti e per questo abbiamo deciso di pubblicarlo integralmente: solo così chi lo conosce e chi non sa ancora niente di lui potrà farsi una minima idea della misura del personaggio. Buona lettura!

10 agosto 2000
ore 14: arrivo, dopo mesi di attesa, il primo pullman polacco. Noi ovviamente eravamo presenti ad accogliere i baldi, ma soprattutto le balde giovani polacche.
ore 15.30: per quest’ora era previsto l’arrivo dei "nostri” serbi ma all’orizzonte un altro puilman di polacchi! Ma appena si è aperto lo sportellorie (il portellone, N. d.R.) del puilman come per magia la delusione è subito svanita.
Dopo un breve spuntino abbiamo accolto i nuovi amici con balli e canti com’era già successo per chi era arrivato prima.
ore 19.45: Arrivano! Forse sono i "nostri” serbi. E invece no, ancora polacchi. Basta!!!
DRIN DRIN suona il cellulare di Salvina:
«I serbi sono ai casello... andiamo»

11 agosto 2000
ore 10: accompagniamo i serbi all’unico posto tipico in cui ci sono tanti casalesi: il mercato di Piazza Castello.
ore 15: spariscono 1226000 in lire e marchi; vengo incolpato del furto. Dopo lo spiacevole incidente diplomatico, verso sera una messa in polacco.

12 agosto 2000
ore 9: visita guidata della città; cerco di dare una mano nel mio inglese semiscolastico e semi-sconosciuto... e pensare che già fanno fatica a capirmi quando porlo in italiano.
ore 14: Ostensione dello Sacra Sindone a Torino. Al ritorno i serbi richiedono a me e a Christian (P., N.d.R.) di cantare canzoni tipiche italiane. Cantiamo “O sole mio” e ci proiettiamo nella leggenda.
ore 21.30: grande festa in Piazza Mazzini. Mariella P. & friends sono le protagoniste ma io raccolgo l’ennesimo trionfo. Per festeggiare, sbevazziamo insieme ai serbi fino all’alba.

13 agosto 2000
ore 8: ci avviamo alla messa internazionale di Crea, molto toccante ma soprattutto molto internazionale: Vangelo letto in otto lingue!!
ore 15: vinco a mani basse la gara "Maggior numero di foto con le polacche”.
ore 20: partenza per Roma.
ore 23: sono sul treno e sono ancora lucido; questa esperienza ci ha insegnato cosa vuoi dire unità, condivisione e fratellanza.
Ore 23.01: telefono a don Gigi per chiedere di finanziarci un viaggio in Vojvodina.

(da “Boomerang – GMG 2000”, settembre 2000)
* "Boomerang" è stato il giornalino dell'oratorio dell'Addolorata dal 1996 al 2003

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