sabato 5 febbraio 2011

E con i nostri passi noi arriveremo lontano..

Recita così il ritornello di un canto: e questo era forse il pensiero di molti alla partenza per Roma.
Ed effettivamente di strada ne abbiamo fatta tanta: non è facile, quindi, riassumere in poche righe l’entusiasmante esperienza che ho vissuto con altri duecento giovani monferrini e più di due milioni di giovani di tutto il mondo.

Il nostro pellegrinaggio è incominciato alle 20.30 di domenica 13 agosto: il viaggio in pullman fino ad Alessandria, poi in treno verso Roma con i giovani alessandrini e astigiani. Arrivati siamo stati ospitati a Monterotondo, una cittadina di quarantamila abitanti ad una trentina di chilometri dalla capitale.

Lunedì libero e martedì è iniziata un’esperienza faticosa, ma si sa che le cose belle costano fatica; un programma ricco che ci ha visti subito protagonisti sia al mattino a Passo Corese per la S. Messa dell’Assunzione celebrata da Mons. Fumagalli vescovo della Diocesi di Sabina - Poggio Mirteto sia al pomeriggio in Piazza S. Giovanni in Laterano accolti dal Papa nella sua Diocesi. Non ha esitato a dire: «Non abbiate paura... di essere i santi del nuovo millennio».



Poi tanti cori, applausi, tifo da stadio; e Lui dopo essere stato a guardare, ringrazia: «Grazie per questa vostra catechesi».

La nostra avventura romana è continuata il giorno dopo, mercoledì, quando al mattino accompagnati dal nostro vescovo abbiamo partecipato al pellegrinaggio giubilare partendo da Castel S. Angelo per arrivare a Piazza S. Pietro, attraversare la Porta Santa e sostare qualche istante in preghiera nella basilica.

Al pomeriggio Messa internazionale al Circo Massimo, seguita poi dalla celebrazione del Sacramento della Riconciliazione.

Giovedì mattino abbiamo preso parte, nella parrocchia dei Sacri Cuori di Gesù e Maria, alla catechesi "Cristo ha dato se stesso per noi” tenuta da Mons. Garzia, vescovo di Caltanissetta. Al pomeriggio il nostro gruppo si è diviso: qualcuno ha partecipato al Genfest allo Stadio Flaminio; altri all'incontro della Comunità di Taizè; altri alla Festa dei giovani salesiani; altri ancora hanno visitato la Mostra "Pietro e Paolo” a Palazzo della Cancelleria. Alla sera un nutrito gruppo ha partecipato, con altri cinquantamila giovani, al concerto di Angelo Brariduardi in Piazza San Giovanni.

Venerdì mattino la catechesi “Santi del Nuovo millennio” alla quale abbiamo partecipato è stota commentata dall’Arcivescovo di Bari Mons. Cacucci. Al pomeriggio siamo tornati a Passo Corese per la celebrazione della Via Crucis.

Sabato mattina è iniziato il cammino verso Tor Vergata: sole, caldo, svenimenti, 15 chilometri di strada con zaini sulle spalle e cartoni con il vitto tra le mani.
Ma raggiunta Tor Vergata tutto è andato nel dimenticatoio e l’incontro con il Papa è finalmente iniziato: «Voi difenderete la vita in ogni momento vi sforzerete di rendere questa terra sempre più abitabile, per tutti» è il compito che Giovanni Paolo II ci ha affidato ricordandoci però che «è difficile credere ma con l’aiuto della grazia è possibile».

GMG Roma 2000: Veglia a Tor Vergata from pablocanateam on Vimeo.

Il discorso del Papa è stato spesso interrotto da applausi e perciò lui stesso l’ha voluto definire un “dialogo”. Poi dopo i fuochi artificiali, la notte cala; qualcuno ha ancora le forze per cantare e ballare, altri cercano di raggiungere il palco papale, altri si avvicinano in adorazione ad un altare con il Santissimo Sacramento e infine i più stanchi cominciano uno a uno ad addormentarsi.

L’indomani, domenica, l’alba spunta presto; aspettando il Papa le prove dei canti si susseguono. Poi un boato: eccolo! Durante la Messa il Santo Padre ha ricordato la strada da percorrere: «Di parole attorno a voi ne risuonano tante, ma solo Cristo ha parole che resistono all’usura del tempo e restano per l’eternità... La direzione di Cristo è anche la direzione della giustizia, della solidarietà, dell’impegno per una società ed un futuro degni dell’uomo».

Il cammino più duro e più impegnativo inizia adesso; ma con due milioni di amici e compagni di viaggio sarà più facile raggiungere Toronto nel 2002: fino ad allora potremo davvero cambiare il mondo, accenderlo con il fuoco.

Alberto B.

(da “Boomerang – GMG 2000”, settembre 2000)
* "Boomerang" è stato il giornalino dell'oratorio dell'Addolorata dal 1996 al 2003

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