martedì 1 febbraio 2011

SENTINELLE PER UN NUOVO MONDO...

Scrivo questo saluto per il giornalino dell’oratorio con il cuore pieno ancora della gioia che comunicava lo spettacolo dei giovani a Tor Vergata.
C’erano anche i nostri giovani dell’oratorio e questo mi dava speranza, soprattutto quando penso che il Papa ha dato loro un impegno a nome di Gesù: un impegno per la vita!
Non credo che dobbiamo attendere miracoli da questi eventi così coinvolgenti: e tuttavia in tutti noi adulti questi fatti hanno aperto il cuore alla speranza.
Tante volte noi adulti ripensiamo ai tempi della nostra gioventù, ai nostri oratori, alla nostra vita parrocchiale: e lo facciamo con rimpianto e nostalgia. Eravamo tanti, eravamo motivati, ci sorreggeva una società “cristiana”. Il tempo e la lontananza poi rende i ricordi tante volte più belli di quanto erano in realtà.
Ci sembra tante volte che quei tempi non possano più tornare.
Ora crediamo che dobbiamo smetterla di guardare indietro a tempi che non ritorneranno più.
C’è un tempo nuovo che sta per sorgere: l’alba di questo nuovo tempo incomincia a delinearsi. I giovani ci hanno detto che saranno loro a vegliare perché appena spunta il nuovo giorno tutti siamo in piedi ad attendere il Signore che ci traccia i nuovi sentieri da percorrere.
Mi piace pensare che il Papa ha dato a loro il compito di esploratori di queste nuove strade. Noi adulti - genitori, sacerdoti ed educatori - dobbiamo stare loro accanto perché, nel loro rinnovato entusiasmo, certamente si troveranno di fronte a delusioni e a difficoltà imprevedibili. La società, la storia ed il mondo non sono Tor Vergata! Là era il Tabor: da adesso debbono entrare nella fatica del quotidiano.
Possono contare su di noi: non dovremo essere per loro i soliti giudici critici e smagati, sempre pronti a rimproverarli... Dovremo invece essere persone dal cuore buono e generoso, pronti almeno ad accogliere il grido delle sentinelle: a loro dobbiamo soltanto chiedere che non si lascino vincere dalla pigrizia e dall’ adeguamento vile e povero alle culture dominanti. Il Signore li sostenga nel loro impegno generoso.

don Gigi Gavazza

(da “Boomerang – GMG 2000”, settembre 2000)
* "Boomerang" è stato il giornalino dell'oratorio dell'Addolorata dal 1996 al 2003

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